22 novembre 2010

ALIENAZIONE di VILLA LOSCHI

ALIENAZIONE di VILLA LOSCHI


1918- grande guerra ---sullo sfondo Villa Loschi


Quando non molto tempo fa Ponte 2000 si chiedeva come, a causa del debito relativo alle spese sostenute per la casa di riposo 7.000.000 di €, la costruzione del palazzetto dello sport 4.000.000€, la nuova biblioteca, l'archivio comunale, la sala convegni e l'ampliamento della scuola elementare 2.500.000 €, pari all'intero gettito fiscale annuale, sarebbero state sostenute le spese correnti e quelle eventuali per sopravvenute ed imprevedibili emergenze, ecco oggi la risposta: Questi interventi costituivano infatti dei veri boomerang per le già scarse risorse finanziarie.
L’amministrazione comunale di fatto si vede costretta ad alienare un bene, “il gioiello di famiglia” per poter continuare sulle discutibili scelte a suo tempo avviate e senza tener in debito conto del periodo di difficoltà economica che ci accompagna.
E’ doveroso innanzitutto ricordare e sottolineare il comportamento dell’Istituto Cottolengo di Torino che nel 2001, con la cessione di un bene ottenuto gratuitamente da benefattori di Ponte di Piave, ha saputo coniugare la legittima difesa dei propri interessi economici, con i principi e le finalità etiche che ne hanno ispirato l’impiego. Il trasferimento del complesso da parte dell’Istituto torinese Cottolengo, avvenuto nel 2001 durante l’amministrazione del compianto Sindaco Marin, ha ottenuto il consenso e la riconoscenza dell’intera Comunità locale, in contrasto oggi con la palese diversità di comportamento dell’attuale Amministrazione Comunale che, con la scelta di vendere e di monetizzarne una parte, a nostro avviso viene meno al patto.
Con una lievitazione di spesa di oltre 7 milioni di €, anziché i due inizialmente previsti, senza aver mai richiesto alcun contributo Regionale, è stata affidata dopo oltre cinque anni di inutile ed onerosa attesa, all’attuale gestore per un periodo di trenta anni contro i dieci ipotizzati. Questa pesante ipoteca sta condizionando le diverse iniziative di questa e di ben sei future amministrazioni.
Villa Loschi, costruita più di un secolo fa, danneggiata durante la prima guerra mondiale ricostruita nel secondo decennio del 900 e mantenuta decorosamente ad oggi, entra di diritto nella Vera storia della nostra comunità, testimone delle vicissitudini di un secolo molto movimentato come quello scorso. L’attuale Amministrazione a cui è stata affidata, doveva assumersi l’impegno assoluto di difendere e non liberarsene, senza chiari vincoli, alla prima occasione, come moneta sonante, utilizzata per pagare gli errori dovuti alle proprie scelte. Perchè è quello che serve oggi: una somma per far quadrare il bilancio comunale e continuare a piangere strumentalmente sulla stretta che il patto di stabilità causa alle casse comunali.
Mentre il Sindaco da tempo protesta per la mancanza di fondi per far fronte alla corrente amministrazione del comune, da troppi anni nel nostro paese manca una programmazione sostenibile nelle spese e nelle scelte, è il caso delle grandi opere, impostate senza il preventivo consenso dei cittadini e con decisioni assunte dall'alto senza alcuna consultazione pubblica. Oggi i cittadini di Ponte di Piave cominciano a vedere e sentirne le conseguenze e non sarà più il tempo di addossare le colpe agli altri .

DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA :http://villaloschi.blogspot.com/
PONTE 2000

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