27 luglio 2007

"EDILIZIA SFRENATA "

"EDILIZIA SFRENATA"

A CIASCUNO IL SUO

Ancora una volta la Giunta Comunale cerca di attribuire ad altri presunte responsabilità ed errori per mascherare il completo fallimento della sua gestione. Sorvolando sulla massiccia edificazione sviluppata negli ultimi decenni dalle precedenti amministrazioni: Via e Piazza Garibaldi, Via Gasparinetti, Via Risorgimento, Piazza Marco Polo e Piazza Sarajevo,Vicolo Vittoria e Via S. Bonifacio a Levada, la Giunta attribuisce all'amministrazione di Ponte 20001a responsabilità di aver cementificato il paese, sottolineando, come esempio più clamoroso

IL CONDOMINIO DI VIA JESOLO

IN FASE DI COSTRUZIONE

Questa affermazione è manifestamente falsa!!

La costruzione del condominio di cui è stata autorizzata, non solo l'attuale cubatura, ma anche il sedime ora contestato a ridosso dell'argine di Via Jesolo, risale ad un piano di recupero e successivo piano particolareggiato redatto dall' Arch. De Nardi nel lontano 1983.

Tale concessione edificatoria è stata confermata nella revisione del P.R.G. nel 1992 dall'allora amministrazione D.C. nella quale il Sindaco Zanchetta rivestiva l'incarico di Capogruppo di maggioranza.

Per la caccia al colpevole è quindi sufficiente che il Sindaco si guardi nello specchio! E' davvero strano che la Giunta, così attenta alla salvaguardia urbanistica del paese, abbia dimenticato una situazione del tutto analoga.

Il complesso residenziale di Piazza Marco Polo (35.000 oc. 85 appartamenti più 21 locali commerciali di cui uno concesso da anni in comodato gratuito alla Giunta), è sorto a seguito di un piano di recupero elaborato nel 1991 dallo Studio 3 Ass. ed è stato autorizzato prima della gestione di Ponte 2000, durante la quale è stato costruito.

Nessuna obiezione è stata sollevata da parte dei solerti difensori dell'urbanistica, per cui non si capisce se esistono condomini di serie B che deturpano l'ambiente ed altri di serie A che invece lo valorizzano.

Sarebbe opportuno che la Giunta indicasse il criterio usato per distinguere gli uni dagli altri.

Ancor più interessante risulterebbe l'informazione ai cittadini sulle vere finalità del "capannone" di 6.000 mc. in progetto nell'area antistante la scuola elementare del capoluogo, sulla serie incredibile di trucchi escogitati per eludere le normative sulla progettazione dei lavori pubblici, tuttora all'esame del. Difensore Civico Regionale e dell'Osservatorio Nazionale sui Lavori Pubblici.

Ancora una volta la Giunta cerca il pelo nell'occhio altrui (anche quando non c'è) ed ignora il palo nel proprio!

Conforta il fatto che la verità prima o poi viene a galla e che i Cittadini elettori, oltre a buon senso, hanno buona memoria.