28 maggio 2010

UNA FARMACIA PER LEVADA

Sembra che finalmente a Levada apra una farmacia. Questa iniziativa attesa da molti anni consentirebbe il completamento dei servizi sanitari essenziali per una comunità in crescita.

Peccato che l’Amministrazione Comunale abbia sospeso il servizio medico avviato (da Ponte 2000) fin dagli anni 90 e posto in vendita l’ambulatorio.

Fino a due anni fa i residenti specie anziani, erano assistiti in paese e potevano ricorrere ad altre persone per l’acquisto delle medicine a Ponte ; ora possono acquistarle direttamente ma per le visite sono obbligati a recarsi, spesso con molto disagio, negli altri paesi del comune.
E’ pertanto necessario che il Sindaco si attivi sollecitamente per riattivare la presenza di un medico giustamente reclamata dalla comunità.
Ponte 2000

25 maggio 2010

“Ampliamento scuola elementare del capoluogo”

Un nuovo capitolo della infinita tragicommedia

Dopo la bocciatura del primitivo progetto 2006 da parte dell’Autorità di Vigilanza sugli appalti per violazione delle normative comunitarie ed il conseguente rinvio alla Corte dei Conti per danno erariale, la Giunta comunale ha approvato un nuovo progetto complementare diverso dal primo con costose varianti (nuova area coperta a serra, tetto rivestito di manto erboso, nuova centrale termica).

Le iniziali previsioni di spesa pari ad euro 2.550.000 rimanevano tuttavia invariate. I lavori iniziati a novembre 2008 e da completare entro maggio 2010 sono subito cominciati male con ritardi continui dei tempi programmati, gravi carenze organizzative e sulle norme per la sicurezza, irregolarità sull’esecuzione di opere in cemento armato tali da indurre il direttore dei lavori a sollecitare il Comune alla rescissione del contratto per colpa grave dell’impresa.

La Giunta comunale ha invece incredibilmente preferito concludere un “accordo bonario” con la ditta a cui, invece di chiedere i danni, ha corrisposto in via transattiva 324.970 euro e rinunciato a riscuotere la cauzione disponibile di euro 227.180.

Il comune ha inoltre concordato che i ruderi attualmente visibili vengano in parte demoliti ed in parte conservati, accettando ogni possibile rischio per il futuro edificio adibito a scuola ed in zona di recente classificata sismica.

A seguito di un’ulteriore gara di appalto pubblicato lo scorso febbraio e scaduta l’ 8 aprile mantenendo sempre le stesse previsioni di spesa del 2006, la Giunta ha aggiudicato, sia pure in via provvisoria i lavori alla ditta CMP (Cooperativa Padovana Muratori) che ha offerto l’incredibile ribasso d’asta del 40,471%. Da notare che due sole altre ditte, fra le 42 concorrenti, hanno offerto ribassi superiori al 30%. Tutte le rimanenti si sono più o meno avvicinate al valore soglia del – 23%

Il Sindaco elogiando pubblicamente i politici promotori dei benefici ottenuti nella recente campagna elettorale, ha dimenticato la Befana!

Assicuriamo i cittadini un attento controllo sugli sviluppi e la legittimità di questa singolare vicenda

( informativa del consigliere Boer comparsa sugli organi di informazione nel mese di maggio )

18 maggio 2010

= ALLARME SUL TRASPORTO PUBBLICO =

Sembra, da notizie stampa, che l’Ente Ferrovie RFI intenda sopprimere il servizio di trasporto passeggeri su alcune linee considerate non remunerative tra le quali la tratta Treviso Portogruaro.

E’ necessario che le amministrazioni dei comuni interessati si attivino con sollecitudine per contestare tale dannosa iniziativa.

Ricordiamo che nell’accordo di programma sottoscritto da Comuni, Regione, ANAS e FF.SS. per l’ampliamento della Statale Postumia e la costruzione dei sottopassi ferroviari, i Comuni avevano posto come condizione determinante per la firma, l’istituzione di un servizio trasporto passeggeri adeguato sulla tratta destinata esclusivamente a trasporto merci.

L’accordo ha comportato oneri per i Comuni. In particolare a Ponte di Piave, per consentire l’abbattimento del casello necessario per realizzare il sottopasso di via Roma, il Comune ha dovuto sostenere l’onere della ristrutturazione della stazione per alloggiare il casellante sfrattato, ottenendo in cambio il comodato d’uso gratuito dell’edificio il quale di recente è stato affidato al gruppo di volontariato “Insieme”.

Considerando inaccettabile che il cambio dell’Ente gestore delle Ferrovie possa invalidare un accordo in essere nel momento di passaggio delle competenze, con danno grave per i cittadini utenti.

Ci auguriamo che il Sindaco dimostri una maggiore attenzione e concretezza nel contrastare questa idea, di quanto offerto nella discussa vicenda della bretella stradale del centro, per evitare la viabilità ed in particolare il trasporto pubblico già estremamente precario, arrivi al collasso.

Ponte2000