29 aprile 2010

"Piave Blindato ? "

Ponte di Piave 28-04-2010
In previsione delle festività del 25 aprile e 1 maggio il Sindaco aveva assicurato la "blindatura" del Piave e maxicontrolli rigorosi a tutela dell'ordine pubblico di fronte al consueto assalto di vacanzieri.

Le misure di sicurezza annunciate a seguito di affollati vertici con l'ntervento di di amministratori, forze dell'ordine, personale ausiliario e volontario, prevedevano l'intervento di "pattuglioni" composti da forze di polizia municipale dei cinque comuni do Ponte di P. Salgareda S.Polo, Ormelle, Cimadolmo a partire dalla sera del giorno 9 conturni di vigilanza notturna programmati.

La Regione ha contribuito all' iniziativa con lo stanziamento di 60.000 Euro . Qualcosa non ha però funzionato la notte del 24. I residenti nell'area vicino alla "casa brusada" lamentano di non aver chiuso occhio fino all'alba a causa della musica assordante proveniente dalle rive del fiume.
Una verifica eseguita dopo due giorni ha consentito di documentare fotograficamente una situazione incredibile: alberi anche di alto fusto abbattuti ed utilizzati per costruire precarie strutture di ricovero, distruzione del sottobosco, residui dei bivacchi, persino la prersenza di un frigorifero.





Ci auguriamo che i controlli sicuramente condivisibili, superato il periodo di rodaggio, raggiungano concretamente i loro obiettivi.



intanto....
"fumo e arrosto"

15 aprile 2010


Un Piave in verità dimenticato

ponte_di_Piave_ponti.jpg

Articolo pubblicato in OggiTreviso

Ponte di Piave - Il gruppo politico di opposizione Ponte 2000, di Ponte di Piave, in una nota, critica l'attuale situazione relativa al fiume. In una nota, Ponte 2000 risale al vertice sulla sicurezza pubblica della settimana scorsa tenutosi in comune.

In quell'occasione si fece il punto per eviutare noie durante le scampagnate del 25 aprile.

«Giusto invitare al rispetto delle cose e delle persone in occasione delle tradizionali uscite primaverili lungo il Piave cercando di sensibilizzare e responsabilizzare i gitanti a comportamenti civili» dice il gruppo.

«Soltanto in questi giorni di aprile/maggio si sente alzare la voce, si parla di territorio pieno di insidie e si mettendo in campo forze e mezzi. In altre occasioni, si è lasciato che le acque scorressero minacciose sotto i nostri ponti.

In questi ultimi anni le Istituzioni hanno predicano bene ma hanno razzolato male in tema di rispetto per il nostro Piave In verità il "vero attacco" al tratto di fiume che interessa Ponte di Piave è già avvenuto.

In particolare:

1) L'asporto delle ghiaie per 500.000 m.cubi ha provocato e continua a provocare sacche di erosione sempre più vaste che stanno intaccano le rive in modo preoccupante (vedi riva Zamuner, difesa dal Santo, il tratto monte dell'Orto Botanico) raggirando i tentativi di difesa inutilmente improntati. La movimentazione di inerti e l'asporto di legname, si sono protratti per un anno ha procurando non poco disagio ai residenti rivieraschi per rumori, passaggio di mezzi pesanti su strade poco idonee.

2) In questi ultimi anni, lungo le rive del Piave abbiamo assistito al taglio sistematico e massiccio di piante anche in periodi poco idonei (nidificazione) seguito da ridicoli tentativi dichiarati di "giardinaggio" sulle rive, con piantumazioni che sono state risucchiate alla prima piena. E' stato così eliminato il naturale pannello fonoassorbente che le schiere di alberi costituiva nei riguardi del nostro paese. I rumori causati dal traffico in statale e dal passaggio dei treni oggi si estendono amplificandosi profondamente nel territorio, con notevole peso acustico per i timpani dei cittadini.

3) E stata approvata in via esecutiva la costruzione di porticcioli, uno dei quali nei pressi della casetta di Parise, per natanti motorizzati con impatto negativo nei riguardi di un' ecosistema già fuori equilibrio. Gli attracchi sono palesamente destinati a sommergersi di parecchi metri ad ogni pur piccola morbida del fiume. Il costo di questi manufatti, (300.000 Euro a carico del Genio Civile) poteva essere destinato a concrete opere di difesa e le spese di manutenzione future di cui si è fatto carico anche il Comune di Ponte di Piave, usate per manutenzioni di opere più importanti per parte dei cittadini.

4) E le famigerate casse d'espansione? Mentre si sta cercando l'ago nel pagliaio, dei gitanti domenicali più o meno educati, nessuno ci informa (...o forse non si è accorto) che queste folli opere sono state reintrodotte alla chetichella nel Piano per la Sicurezza Idraulica, approvato nell'ottobre 2009 con esecuzione nel "breve termine". Queste dighe costituiranno un danno enorme dal punto di vista ambientale, sconvolgendo per intero il ricco ecosistema presente nel territorio golenale. Da considerare che con una piena come quella del 2002 tutto il territorio di Ponte di Piave sarebbe messo sotto scacco da un muro d'acqua alto quanto gli argini maestri : 8 m d'acqua!. Oggi, ci si limita a bloccare i ragazzi maleducati in scooter lungo le piste del fiume o figurare di raccogliere una cartaccia abbandonata.

5) I parcheggi non esistono, in una golena oramai occupata dai vigneti a Prosecco, con elevati fattori di carico inquinante, a pochi metri dall'alveo ed in terreni altamente permeabili. Mancano totalmente le vie di accesso al fiume. Le poche esistenti sono spesso bloccate da cumuli di ghiaia erti volutamente per impedire il transito ed attraversano proprietà private» conclude la nota.

Sullo stesso tema : Gazzettino di TV

Autore:

03 aprile 2010

LEVADA , ZANCHETTA & "PIAZZA IN SFACELO"



Nella Tribuna del 2 aprile il Sindaco dà un nuovo saggio della sua principale preoccupazione:
quella di attribuire interamente le responsabilità dell'inerzia ed inefficienza della attuale giunta alla precedente Amministrazione.

Questa volta nel mirino c'è Piazza Castel Ginest di Levada che il Sindaco ha solennemente a suo tempo inaugurata pur non avendo alcun merito per la sua realizzazione.
Lamenta il nostro uno stato di completo sfacelo della piazza , la necessità di continui interventi di manutenzione ed esprime il netto rifiuto di procedere ad una costosa "riqualificazione".

C'è qualcuno a Levada che rimpiange il precedente squallido piazzale asfaltato?

Qualcuno non ha ancora spiegato al Sindaco che l'ordinaria manutenzione dei luoghi pubblici rientra negli obblighi del Comune e che la necessità di interventi straordinari si rende necessaria quando non vengono correttamente eseguiti quelli ordinari?. Se un cittadino acquista una Panda e la trascura fino a ridurla ad un rottame, la colpa non è certo della Fiat !!!

Sarebbe interessante conoscere dal Sindaco come intende "riqualificare" (non a parole) il centro di Levada e come provvederà a trovare opportuni spazi per il gioco dei bambini, visto che l'area verde in Via dei Fanti, a tal fine destinata dalla precedente amministrazione , è stata recintata e sottratta così al libero uso pubblico, per costruire un secondo inutile campo di calcio affidato in gestione esclusiva ad una società privata.

Infine una risposta chiara dal Sindaco alla domanda perché, contestualmente al rifiuto di investire risorse pubbliche doverose nel proprio comune, ha sottoscritto d'intesa con Genio Civile, Fondazione Cassamarca, Comuni di Salgareda e Zenson, un protocollo d'intesa per provvedere alla "manutenzione ordinaria e straordinaria" di un inutile porticciolo turistico sul Piave in Comune di Salgareda nell'ambito di un progetto già esecutivo. Il tutto senza nemmeno coinvolgere o almeno informare il Consiglio Comunale .

Gruppo d'Iniziativa Civica Ponte 2000
immagine di Gianni Desti

01 aprile 2010

“Il Baseball emigra a Negrisia e rende più ricco il Comune”

Sembra finalmente in dirittura d’arrivo la trattativa per il trasferimento del campo di baseball a Negrisia, dopo anni di attesa. La buona notizia della realizzazione di un impianto sportivo all’altezza della tradizione di questo sport a Ponte di Piave è però fortemente turbata dalle discutibili procedure poste in atto dall’Amministrazione Comunale.

Il Comune acquisirà da un privato un’area di 40.000 m^2 sui quali verrà realizzato il nuovo impianto e spostato l’esistente campo di calcio. La contropartita sarà la concessione al privato di edificare 17.000 m^3 in via De Faveri (volume corrispondente a circa due terzi dei condomini di piazza Marco Polo ! ). L’introito per le casse comunali di 70.000 euro. Per la concessione è del tutto insufficiente per realizzare anche uno solo dei due campi previsti.
L’affermazione del Sindaco che il Comune diventerà “più ricco “ è pertanto contraria al vero.
Ancor più inaccettabile appare la volontà di costruire nell’area liberata dell’attuale campo di baseball, di nuovo palazzetto dello sport. E’ incredibile immaginare un impianto sportivo, con le intuibili esigenze dei posteggi e di difficoltà di traffico, edificato in pieno centro urbano a meno cento metri dalla Chiesa Parrocchiale, anziché nella sede più vocata e disponibile lungo via Europa, come progettato a suo tempo dalla Amministrazione di Ponte2000.

Ponte2000