Nei giorni di sabato 14 e 21 febbraio i cittadini di Ponte di Piave sono chiamati a sottoscrivere una petizione al governo, perchè lasci il 20% dell'irpef nelle casse comunali. Il Sindaco sottolinea che, contro i 15.486.226 euro versati allo Stato, il comune riceve contributi statali per soli 792.131 euro pari al 5% del corrisposto.
Concordiamo con l'esigenza di una più equa suddivisione delle risorse finanziarie prodotte dai comuni. Riteniamo però che i comuni debbano esercitare un attento controllo della spesa, specie nell'attuale periodo di crisi economica.
L' amministrazione di Ponte di Piave lascierà a quella che le subentrerà nel prossimo mese di giugno, un debito relativo alle spese sostenute per la casa di riposo, la costruzione del palazzetto dello sport, la nuova biblioteca, l'archivio comunale, la sala convegni, e l'ampliamento della scuola elementare, pari all'intero gettito fiscale annuale.
Ci chiediamo come verranno sostenute le spese correnti e quelle eventuali per sopravvenute ed imprevedibili emergenze.
I soldi pubblici vanno spesi con una programmazione sostenibile e, nel caso delle grandi opere, con il preventivo consenso dei cittadini e non con decisioni assunte dall'alto senza alcuna consultazione pubblica.
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