19 gennaio 2014
Bilancio 2013
OSSERVAZIONI AL BILANCIO COMUNALE 2013
Sappiamodi essere ripetitivi poiché gli argomenti e i problemi che riportiamo sono sempre gli stessi. L’attualeamministrazione ha testardamente continuato nella strada intrapresa già nel lontano 2004, mettendo incampo opere ....................
Sappiamodi essere ripetitivi poiché gli argomenti e i problemi che riportiamo sono sempre gli stessi. L’attualeamministrazione ha testardamente continuato nella strada intrapresa già nel lontano 2004, mettendo incampo opere ....................
Piave: Un cane che si mangia la coda.
Orto Botanico: 2010 -:- 2014 Avanzamento del fronte di erosione |
Piave: Un cane che si mangia la coda.
E’ fondamentale
chiedersi il perché dell’ incontrollabile fenomeno erosivo in atto all' (ex) Orto
botanico di Ponte di Piave.
Se analizziamo gli interventi attuati in questo ultimo
decennio, presentati sempre con la motivazione della “Sistemazione idraulica”
o “regimazione del fiume”, potremmo porci almeno una volta il quesito di
quanto opportuni siano stati, al fine di non perseverare negli stessi
errori o peggiorando le situazioni
che si sono venute a creare come conseguenza degli interventi attuati.
Poco a valle del sito in questione, in questi ultimi anni
sono stati asportati volumi di inerti per almeno un milione di m^3 di ghiaie, forse
con il "buon proposito" di regimare il
fiume ma innescando di contro i fronti di erosione delle rive e favorendo le
criticità, senza dimenticare il conseguente aumento della velocità delle
correnti che riempiono con maggiore
rapidità l’area golenale, come si è dimostrato negli ultimi eventi di piena. I
volumi di riva erosi sono stati
trascinati lì appena a valle, un materasso di ghiaie forse pronte per un nuovo
asporto , con le solite motivazioni e senza accorgersi che è “un cane che si morde la coda”.
Un’area di diversi ettari attigua all’orto botanico nel 2004è stata oggetto di una bonifica agraria, (la documentazione dell’operazione è chiaramente riassunta nelle carte storiche di GoogleEarth). L’intervento è stato concesso nonostante i ricorsi al TAR presentati dall’Amministrazione dell’allora Sindaco Marin e se, in un primo momento il TAR del Veneto ha accettato le motivazioni
che evidenziavano la pericolosità in
caso di erosioni, in un secondo momento il TAR del Lazio le ha rigettate.
Una potatura inutile............... |
..................fino all'ultimo palo |
In tale area, prospicente
all’alveo è stato piantumato un vigneto; oggi il riporto di terreni sciolti
che hanno sostituito un profondo materasso di ghiaie, sono facilmente
aggredibili dalla corrente e sono limi che vanno ad ostruire il fondo del Piave
nella parte bassa, moltiplicando i problemi di deflusso critico.
Oggi Il fronte di erosione ha messo in netto
risalto una sezione di sponda alta diversi metri inconsistente, oggetto della citata bonifica.
"nuovi reperti" km di tubi in polietilene in alveo |
"nuovi reperti" migliaia di pali in plastica in alveo |
Il risultato di
queste scelte è insomma una catastrofe prevedibile: gli impianti a vigneto, trascinati
in alveo come un domino hanno distribuito nel letto del fiume migliaia di pali in plastica, chilometri
di tubazioni in polietilene per l’irrigazione e grovigli di filo d’ acciaio.
Questi
sono i “nuovi reperti” di un nuovo
conflitto sul Piave che sostituiranno quelli della prima guerra mondiale… Per
limitare questo grave problema nessuno ha ancora pensato di bonificare ed imporre
una opportuna fascia di rispetto tra la riva in erosione e i vigneti chiaramente destinati ad essere divelti.
Il nuovo Consorzio Osservatorio del paesaggio “Medio Piave” a
cui aderiscono numerosi Comuni rivieraschi deve essere un organismo che si prende prioritariamente a
cuore la soluzione anche di queste
criticità, lontano dai compromessi se la
nobile intenzione è quella di essere un valido Laboratorio “Acque del Piave” a
salvaguardia del nostro fiume e della golena, non trasformarsi nel solito inutile e costoso carrozzone.
Ponte
di Piave 19/01/2014
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Ponte di Piave TV, Italia
01 giugno 2013
PIAVE 2013: Disastri annunciati
PIAVE: Un fronte erosivo incontrollabile.
2003:come appariva l'area 10 anni fa |
2004 : dalla foto satellitare si evidenzia l'area della bonifica con un profondo asporto del materiale ghiaioso, oramai consolidato a confine con l'Orto Botanico e la sostituzione di materiali limosi facilmente erodibili.
2005: le operazioni di "bonifica agraria"si concludono estendendosi su una superficie di parecchi ettari.
2006: con le massicce asportazioni di ghiaia più a valle e l'indebolimento delle sezioni di "bonifica agraria"appare inarrestabile l'attacco erosivo delle rive.
L’area conosciuta come Orto Botanico, di proprietà comunale, posta al confine orientale del territorio golenale di Ponte di Piave è oggi interessata da incontrollabili azioni di erosione del fiume Piave. Il limitrofo terrazzamento esteso su una superficie di parecchi ettari, interamente dedicato a vigneto, presenta un profondo ed esteso fronte erosivo e sta rapidamente collassando in alveo.
O.B : staccionata divelta |
Ritorna sicuramente l’interrogativo sulla opportunità delle operazioni di “bonifica agraria”, attuate in questa area nel 2003, quando è stato attuato un asporto consistente dello strato di ghiaie con la sostituzione di materiali limosi sciolti.
La bonifica agraria, attuata nel 2003-2005 su una superficie di parecchi ettari è stata allora contestata dall’Amminstrazione Comunale guidata dal Sindaco Gianni Marin, con un’ordinanza di sospensione dei lavori e ricorso al Tar del Veneto che ha in un primo momento riconosciuto la pericolosità idraulica delle operazioni intraprese, purtroppo successivamente il Tar del Lazio ha decretato infondato il ricorso del Comune.
Oggi ne sopportiamo le amare conseguenze: le sezioni del fronte erosivo, messe a nudo dall'azione delle acque, evidenziano chiaramente l’entità e le discontinuità generate dalle operazioni di riporto dei materiali di “bonifica agraria”. Questi fronti risultano oggi, anche a vista, quanto mai inconsistenti e particolarmente friabili, smottano facilmente a contatto della corrente del fiume, vengono trascinati a valle decantando
sui fondali del tratto terminale già intasati dai limi e compromettendo
l’ottimale deflusso delle piene.
massicci diserbi attuati sul 5o% |
effetto domino sui vigneti |
effetto domino sui vigneti |
Le operazioni in alveo attuate in questi decenni erano ufficialmente mirate alla sicurezza idraulica, ma, considerata la forte pendenza (
In questo tratto dove è massima pericolosità del fiume, risulta evidente l’innesco di nuove pericolose direttrici del corso principale, a poco sono servite le deboli “difese sperimentali” di alcuni brevi tratti di riva improntate con palafitte, già in buona parte divelte o raggirate dalla irruenza delle acque.
erosioni inarrestabili |
risultati a valle si vedono: l’ampio meandro di 20 ettari , a monte dell’isola di Fagarè che fungeva da tampone rallentando lo scorrimento delle piene, è stato facilmente scalzato nella piena del novembre 2013. Le acque adesso sono indirizzate nella sacca di Ponte di Piave senza alcuna divagazione utile al loro rallentamento. Anche a questo, in condizioni di piena, si possono imputare gli effetti di rigurgito alla stretta dei ponti con il conseguente repentino innalzamento dei livelli idrometrici e del grado di rischio che il territorio di Ponte di Piave deve sempre più sopportare.
In altre parole, dopo questi interventi che non hanno risolto le problematiche dell'alveo, non possiamo meravigliarci oggi se il Piave sta recuperando prepotentemente e pericolosamente spazi in particolare sulla riva sinistra.
I
23 agosto 2012
NEGRISIA A SECCO : un grave danno ambientale
Negrisia - agosto 2012: l'alveo totalmente a secco |
Nei questi giorni di Ferragosto il torrente Negrisia è stato più volte privato di ogni minino
deflusso e il suo alveo si è trasformato in uno spettrale ciottolato per almeno due
chilometri dalla foce, dove ogni forma di vita acquatica ha dovuto soccombere.
Alveo del Negrisia: Danno irreparabile ad un ecosistema ricchissimo di biodiversità e di bellezza naturale. e non sufficientemente difeso dalle istituzioni preposte |
Questa situazione ha causato danni
irreparabili al particolare ed unico ecosistema riconosciuto come area protetta
Sic, riconosciuta dalla Comunità Europea IT3240030 .
L’apporto delle acque di falda in questo tratto terminale del Negrisia, prima di
immettersi nel Piave, hanno da sempre
garantito una sufficiente alimentazione al torrente anche in periodi
siccitosi come questo del 2012. Si può verificare infatti che il livello
freatico dei pozzi limitrofi indichi quote sufficientemente elevate per il suddetto apporto minimo, nonostante che lo strato superficiale del terreno oggi risulti particolarmente in sofferenza.
La causa di questo disastro allora? I numerosi punti
di prelievo praticati per l’irrigazione delle coltivazioni prospicienti al
torrente, totalmente stretto nella morsa monoculturale dei vigneti che non hanno ancora regolamentazioni certe dettate dagli organi istituzionali preposti : Comune, Provincia, Regione.
L’irrigazione è attuata spesso con potenti pompe, non esiste alcuna regolamentazione (invocata da molti utenti) nei modi e nelle quantità d’acqua che possono essere aspirate. Ciò ha provocato il completo e prolungato prosciugamento dell’alveo del torrente Negrisia, lasciando conseguenze disastrose per il suo fragile e prezioso ecosistema.
Con una maggiore attenzione negli attingimenti, nonostante il perdurare del periodo siccitoso, la foto dello stesso tratto solo due giorni dopo le precedenti, evidenzia come l'acqua di risorgiva delle falde può fornire l'alimentazione vitale all'ecosistema del torrente Negrisia. Ciò anche senza le portate di derivazione spesso invocate più a monte.
Dobbiamo attendere le prossime piogge
perché tutto sia dimenticato o il danno sia messo a tacere?
Chiediamo invece con forza da subito un intervento serio di regolamentazione e di controllo da parte di tutti gli organi responsabili, che attivi una opportuna prevenzione di questi fatti inammissibili. In altre parti del territorio comunale di Ponte di Piave (Bidoggia -Grassaga) esistono chiare regole per i prelievi, accettate e applicate con responsabilità dagli utenti.
Ponte2000
Movimento di Pubblica Opinione
del Comune di Ponte di Piave
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SIC
Ubicazione:
Via Argine, 2, 31047 Ponte di Piave TV, Italia
10 luglio 2012
6.346.694 €
IMPIANTI SPORTIVI
QUELLO CHE L’ASSESSORE MORICI NON
DICE
......ovvero quando si dice " avere la coda di paglia "
Palazzetto dello Sport:
Nessuna seria considerazione è stata fatta sui costi effettivi di
quest’opera e sul forte impatto che avrà nei bilanci comunali dei prossimi
anni.
Questo il costo effettivo:
-
euro 2.682.177
per la costruzione del palazzetto
-
euro 1.891.182,58
per interessi da corrispondere alla società di leasing che finanzia l’opera
-
costo totale
euro 4.573.359 oltre all’IVA = euro 5.030.694
Ogni anno, per vent’anni a partire dal termine dei lavori, dovremo pagare euro 245.000 che graveranno
interamente sulle spese correnti ( vale a dire saranno pagate con le tasse dei
cittadini). Da aggiungere le non indifferenti spese per la manutenzione.
Polivalente: La ricollocazione di questa struttura molto
importante per le molteplici attività che vi si svolgono, NON è stata oggetto di un’attenta valutazione . Le forze di
opposizione hanno più volte evidenziato la possibilità di collocare la
struttura su altre aree idonee, nel territorio comunale (area scuola media di
Ponte di Piave; area scuola elementare di Negrisia) , documentando con dati
concreti la fattibilità del progetto. Questo ci avrebbe permesso di mantenere
la completa disponibilità della struttura.
Di fatto
invece abbiamo perso la
disponibilità del Polivalente cedendolo alla Parrocchia di Ponte di Piave con
la sottoscrizione di una convenzione della durata di 15 anni . Per questa operazione è stato dato anche un
contributo aggiuntivo di euro 116.000. Tutto questo ignorando una petizione firmata
da 600 cittadini che chiedevano una collocazione diversa
Campo da Baseball: Il suo trasferimento nell’area di
Negrisia ci costerà la somma di circa
euro 1.200.000.
Sono già stati stanziati per
l’esecuzione del primo stralcio euro
750.000 utilizzando l’avanzo di amministrazione.
Campi da tennis : Non saranno più ricostruiti
COSTO COMPLESSIVO DI QUESTE OPERE
EURO 6.346.694 PARI AD EURO 746 PER OGNI CITTADINO
02 gennaio 2012
Mai abbassare la guardia!
1966: rotte arginali a Ponte di Piave |
Mai abbassare la guardia!
Il Movimento di Opinione Pubblica Ponte2000 ritiene di aver sempre dato il suo contributo in tema di salvaguardia e sicurezza del territorio derivanti dalla pericolosità del fiume Piave: prima durante il suo decennio amministrativo, poi quando era in minoranza e oggi come Movimento Civico di Opinione.
L’allora Sindaco Gianni Marin, per il quale le tematiche relative al nostro fiume sono sempre state una priorità, ha saputo coinvolgere tutti Sindaci dei Comuni rivieraschi, da Jesolo al Bellunese, in un compatto fronte unitario, nel corso del suo mandato, con forza ha sempre fatto valere gli interessi del territorio al di sopra delle appartenenze politiche e degli interessi di parte. Come gruppo Ponte2000, in nessuna occasione, quando si è trattato del Piave, sono mancati interventi propositivi per il suo buon governo, a volte pur critici, con la corretta veemenza di chi ha a cuore il territorio in cui vive.
Vogliamo ricordare alcuni interventi, portati avanti a tutti i livelli istituzionali, finalizzati a scongiurare scelte improvvide per il nostro territorio quali le famigerate casse d’espansione, (che oggi purtroppo sembra tornino di moda). Il nostro intervento, sostenuto dai responsi positivi di tecnici qualificati e di responsabili politici quali il Ministro per l’Ambiente On. Matteoli che nel 2002 intervenne a Ponte di Piave in un importante confronto, di fatto ne ha bloccato ad oggi l’esecuzione.
Anche in minoranza non sono mai mancate osservazioni ai piani per il buon governo del fiume e del suo habitat, puntualmente presentate e sostenute dal consigliere Silvana Boer.
- Osservazioni al Piano Territoriale Provinciale ( PTCP)
- http://ponte2000.blogspot.com/2008/09/osservazioni-al-ptcp.html
- Osservazioni al PAT comunale
- http://ponte2000.blogspot.com/2007/03/osservazioni-al-pat.html
- Osservazioni sugli impropri asporti di ghiaia dall’alveo del fiume
- http://ponte2000.blogspot.com/2009/03/osservazioni-del-gruppo-consiliare_11.html
- http://ponte2000.blogspot.com/2009/04/ponte-lex-primo-cittadino-marin.html
- Osservazioni puntuali al Piano Stralcio sulla sicurezza idraulica del fiume Piave approvato nel 2009
- http://ponte2000.blogspot.com/2010/06/sul-federalismo-fluviale-il.html
- Osservazioni sullo stato di degrado in cui versa la golena di nostra competenza.
- http://ponte2000.blogspot.com/2010/11/ponte-di-piave-novembre-2010-lo-stato.html
- http://piavenegrisia.blogspot.com/
- http://piave2000.blogspot.com/
- Osservazioni al progetto di un porticciolo nei pressi di Casa Parise con l’impiego, a nostro avviso inopportuno di risorse della comunità che potevano piuttosto essere finalizzate ad interventi, diciamo pure prioritari, ai fini della sicurezza.
- http://ponte2000.blogspot.com/2009/01/una-difesa-dai-piedi-di-sabbia-il-piave.html
- http://ponte2000.blogspot.com/2010/06/belvedere-sotto-i-ponti-il-breve.html
Ed è in tema di risorse regionali che Ponte2000 ha saputo indirizzare importanti somme ad opere di difesa , non si deve dimenticare la costruzione del tratto arginale a rinforzo di quello esistente, in un’area elevato rischio di rottura rivolta all’abitato di Ponte di Piave, funzionale anche alla circonvallazione della S.S 51, né dimenticare la progettazione e il finanziamento dell’idrovora di via Risorgimento, caparbiamente voluta dal Sindaco Gianni Marin, opera finanziata dal Genio Civile, progettata dal Consorzio Sinistra Piave e dallo stesso gestita. Indichiamo questi come esempi da replicare oggi: il primo per rinforzare quei due chilometri di argine più a monte, ritenuti ad altissima vulnerabilità idraulica e il secondo con la costruzione di opere di sollevamento idonee a smaltire le acque di via Fontane perchè, senza atto di presunzione alcuna, riteniamo del tutto insufficiente il tentativo in atto.
Non sarebbe stato più saggio e conveniente ad esempio aver investito,in tempo debito, in un’idrovora per via Fontane le risorse che oggi vengono ad alta voce elargite per pagare i danni derivati dall’allagamento del 2010?
E’ fondamentale che ciascuno per la sua competenza solleciti chi di dovere ad attivarsi per attuare questi progetti e attivi presso la cittadinanza una opportuna cultura di difesa dal rischio idraulico.
Il monito che arriva da Silvana Boer e dal nostro movimento Ponte2000 ci sembra dovuto, non basta essere convinti di fare molto ai fini della messa in sicurezza del territorio, quando nei risultati non si vede ancora nulla di concreto. In altre parole sollecitiamo soluzioni rapide da parte di chi ne ha responsabilità perché, alla luce degli ultimi eventi calamitosi in altre regioni, la migliore arma di difesa è la prevenzione.
01 ottobre 2011
UNA AMMINISTRAZIONE...DECISAMENTE SPORTIVA
PONTE DI PIAVE Scontro sull’intervento: 1,3 milioni per spostare il baseball a Negrisia |
«Palazzetto dello sport: troppi errori» |
Sabato 1 Ottobre 2011, |
Consiglio comunale bollente giovedì sera a Ponte, durante il quale si è fatto il punto sullo stato dell'arte dei lavori del palazzetto. Dallo studio di fattibilità relativo alla riorganizzazione dell'area sportiva di Negrisia, commissionato all'ufficio tecnico, risulta una spesa di 4 milioni e 691mila euro di cui 1.3 per la ricostruzione del campo da baseball. Da qui il fuoco incrociato dell'opposizione. Silvana Boer: «Il sindaco ha sempre parlato di 300.000 euro su quest'ultimo punto............ |
08 luglio 2011
in TRIBUNA di Treviso 07 luglio 2011 — pagina 30 sezione: Provincia
http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2011/07/07/TP7PO_TP701.html?ref=search
Baseball: «Via gli striscioni della protesta»
PONTE DI PIAVE. Gli striscioni della protesta in piazza del municipio circondano oggi il campo da baseball a Ponte di Piave, quasi a volerlo proteggere dalle ruspe. Il presidente del baseball Germano Sari è stato invitato a togliere gli striscioni, perché potrebbero dar fastidio..........http://ricerca.gelocal.it/tribunatreviso/archivio/tribunatreviso/2011/07/07/TP7PO_TP701.html?ref=search
Impossibile fermare le ruspe Da oggi cominciamo a pagare gli errori dovuti a scelte poco avvedute e non condivise nel modo |
Rabbia in piazza per salvare il baseball
03 luglio 2011 — pagina 37 sezione: Provincia
03 luglio 2011
baseball ponte di piave
sabato 2-luglio-2011
Protesta davanti alla sede Municipale di Ponte di Piave dovuta alla carenza di concrete garanzie da parte dell'Amministrazione, per poter continuare l'attività sportiva del Baseball a Ponte di Piave
LINK
dalla Tribuna di TV
Protesta davanti alla sede Municipale di Ponte di Piave dovuta alla carenza di concrete garanzie da parte dell'Amministrazione, per poter continuare l'attività sportiva del Baseball a Ponte di Piave
LINK
dalla Tribuna TV |
dalla Tribuna di TV
http://tribunatreviso.gelocal.it/multimedia/2011/07/02/video/ponte-di-piave-corteo-per-il-baseball-30032004/1
alcuni eloquenti striscioni della protesta, esposti sulle reti del campo da smantellare,
vogliono esprimere democraticamente il dissenso di chi si sente tradito nelle aspettative
altre pagine di Ponte2000 sul tema
---
Per l’esecuzione del Palazzetto dello Sport è stata scelta la via del leasing con un privato, sempre per sfuggire ai rigori del patto, benché più onerosa e di dubbia legittimità. Il contratto di locazione è stato sottoscritto il 24.3.2010 e prevede una spesa complessiva di 4.460.000 € da pagare in quaranta rate semestrali, a datare “probabilmente” dal 2013, oltre al diritto di superficie dell’area già concessa gratuitamente dal Comune e le spese di trasferimento del campo di Baseball e della tensostruttura esistente
11 marzo 2011
OggiTreviso
IMPIANTI SPORTIVI, BOER NON CI STA
01 Apr 2010
Sembra finalmente in dirittura d'arrivo la trattativa per il trasferimento del campo di baseball a Negrisia, dopo anni di attesa. La buona notizia della realizzazione di un impianto sportivo all'altezza della tradizione di questo sport ...
26 Giu 2010
... in quaranta rate semestrali, a datare “probabilmente” dal 2013, oltre al diritto di superficie dell'area già concessa gratuitamente dal Comune e le spese di trasferimento del campo di Baseball e della tensostruttura esistente. ...
29 Giu 2008
Soltanto alla fine del mandato è stato inserito il progetto del palazzetto dello sport con lo spostamento del campo di baseball in sede ancora da definire. La nuova biblioteca el'ampliamento delle scuole elementari del capoluogo non ...
12 Gen 2009
Nell'area contigua, ora adibita a campo per il baseball, è già stata approvata la costruzione del palazzetto dello sport (in pieno centro urbano!). Gli alberi di Via De Gasperi sono stati tagliati trasformando il precedente viale in una ...
12 Gen 2009
Nell'area contigua, ora adibita a campo per il baseball, è già stata approvata la costruzione del palazzetto dello sport (in pieno centro urbano!). Gli alberi di Via De Gasperi sono stati tagliati trasformando il precedente viale in una ...
09 marzo 2011
UN GROSSO e COSTOSO PASTICCIO
Gazzettino Mercoledì 9 Marzo 2011
Bufera sul nuovo palazzetto: «Opera da 4,5 milioni»
Saranno presto smantellate tutte le strutture esistenti: polivalente, campo di baseball, campi tennis coperti e scoperto, con servizi annessi e senza neppure aver previsto concretamente il loro ricollocamento.
Senza trucchi e senza inganni, i costi enormi della dissennata operazione (almeno 6.000.000 di euro!!) li pagheranno i Cittadini di Ponte di Piave? alla faccia del tanto piagnucolare sul patto di stabilità!!
Mercoledì 9 Marzo 2011,
PONTE DI PIAVE (g.r.) È polemica sul nuovo Palazzetto dello sport che dovrà essere costruito. La giunta ha stanziato infatti i primi 70mila euro necessari per iniziare lo smantellamento degli impianti esistenti nell'area in cui verrà costruita la struttura. Silvana Boer, del gruppo di opposizione Ponte 2000, critica duramente la scelta: «Il costo del palazzetto sarà di circa 4,5 milioni di euro ai quali dovranno essere aggiunti almeno altri 1,5 milioni per la ricostruzione degli impianti smantellati…………………….
Bufera sul nuovo palazzetto: «Opera da 4,5 milioni»
Saranno presto smantellate tutte le strutture esistenti: polivalente, campo di baseball, campi tennis coperti e scoperto, con servizi annessi e senza neppure aver previsto concretamente il loro ricollocamento.
Senza trucchi e senza inganni, i costi enormi della dissennata operazione (almeno 6.000.000 di euro!!) li pagheranno i Cittadini di Ponte di Piave? alla faccia del tanto piagnucolare sul patto di stabilità!!
Mercoledì 9 Marzo 2011,
PONTE DI PIAVE (g.r.) È polemica sul nuovo Palazzetto dello sport che dovrà essere costruito. La giunta ha stanziato infatti i primi 70mila euro necessari per iniziare lo smantellamento degli impianti esistenti nell'area in cui verrà costruita la struttura. Silvana Boer, del gruppo di opposizione Ponte 2000, critica duramente la scelta: «Il costo del palazzetto sarà di circa 4,5 milioni di euro ai quali dovranno essere aggiunti almeno altri 1,5 milioni per la ricostruzione degli impianti smantellati…………………….
Nel precedente PRG Ponte 2000 prevedeva la costruzione di una struttura polivalente lungo viale Europa su un'area in parte già di proprietà comunale. Si evitava la prevedibile congestione di traffico in area urbana durante le attività sportive, salvaguardando la preziosa area verde all'interno del perimetro urbano.
04 febbraio 2011
Osservazioni
al
al
BILANCIO COMUNALE
2011
2011
Come ogni anno riportiamo all’attenzione della comunità di Ponte di Piave le nostre osservazioni valutando in modo obiettivo gli aspetti più significativi dell’attività amministrativa.
OPERE PUBBLICHE
DOPO 6 ANNI DI AMMINISTRAZIONE “ZANCHETTA” SIAMO AL PUNTO DI PARTENZA
Dal 2005 ad oggi abbiamo visto inserire nei bilanci di previsione molte opere pubbliche:
· acquisto scolasticato Padri Giuseppini
· asilo nido
· palestre di Levada e di Negrisia
· campo da baseball
· scuola elementare di Ponte di Piave
· palazzetto dello sport
Dopo 5 anni a che punto siamo?
· Scolasticato Giuseppini: non è stata portata avanti nessuna trattativa con il privato che ha acquistato ancora nel 2004 il complesso dei Padri Giuseppini. Nel bilancio di previsione 2011 l’acquisizione è stata spostata al 2012
· Asilo nido: progetto accantonato ancora nel 2006 anche se in parte già finanziato dalla Regione
· Palestra di Negrisia: la sua realizzazione è prevista tra le opere del 2012
· Palestra di Levada: è stato abbandonato l’iniziale progetto dell’amministrazione “Marin” in parte già finanziato che prevedeva una palestra per l’intera comunità di Levada ; è stata invece realizzata una palestrina a solo uso scolastico
· Campo da baseball: rinviato al 2012
Gennaio-2011-scuole elementari
· Scuola elementare di Ponte di Piave: opera iniziata nel 2006 con una serie di errori costati alla comunità la somma di 591.930 € (spese del primo progetto non utilizzato, importo corrisposto alla ditta Rivaverde per lavori del tutto discutibili e mancato incasso della cauzione). Ad oggi non ancora completata. Scelta discutibile in quanto ci si poteva limitare (come da noi sostenuto fin dal 2006) al solo ampliamento della scuola e G destinare le risorse all’acquisto dei Giuseppini dove poteva essere realizzata la nuova biblioteca comunale, l’archivio e la sala polivalente. Purtroppo dal 2004 ad oggi nessuna trattativa concreta con l’attuale proprietario dello scolasticato è stata portata avanti· Palazzetto dello sport: L’opera , il cui progetto definitivo è stato approvato nel 2008, verrà realizzata in leasing e il costo complessivo sarà di 4,5 milioni di euro. Fin dal 2008 abbiamo contestato la scelta dell’amministrazione di costruire la struttura nell’attuale area degli impianti sportivi in quanto comporta un’ulteriore spesa di circa 700.000 € solo per lo spostamento dell’attuale polivalente, campi da tennis, campo da baseball. La struttura poteva invece essere realizzata su un’altra area, in parte già di proprietà comunale evitando così i costi per lo spostamento e il rifacimento delle strutture esistenti.
Abbiamo sempre chiesto all’Amministrazione di interpellare direttamente la cittadinanza su questioni dal costo così elevato e di interesse comune come l’ampliamento della scuola elementare e la costruzione del palazzetto dello sport , purtroppo senza mai alcun riscontro!!!!
E’ dovere di ogni amministratore operare in modo oculato e trasparente , valutando con cura ogni investimento ed evitando ogni spesa non indispensabile, tanto più in questi tempi di crisi economica e di futuro incerto, così come fa un buon padre di famiglia, soprattutto in momenti particolarmente difficili, come l’attuale, che vede anche il nostro Comune toccato dai tagli imposti dallo Stato.
Questo con l’attuale amministrazione, non è avvenuto pertanto ne pagheremo le conseguenze. La prima è la messa in vendita di Villa Loschi adiacente alla casa di riposo, il bene di maggior valore del patrimonio comunale, con l’unico scopo di rientrare nel patto di stabilità. Grazie al tempestivo intervento dei Consiglieri di opposizione l’operazione è stata rinviata, ma invitiamo tutti a battersi affinché venga definitivamente abbandonata.
A quando le prossime alienazioni?
PIAVE:
· Riteniamo prioritario uno studio concreto che evidenzi puntualmente in modo tecnicamente approfondito i limiti della sicurezza del sistema idraulico a Ponte di Piave e ne suggerisca le soluzioni migliori.
· Manca una concreta pianificazione sostenuta da conoscenze tecniche adeguate al fine di contenere i costi incalcolabili dei possibili e temuti eventi eccezionali aggravati da anni di malgoverno del fiume.
chiavica Fuser: operazioni improvvisate di "travaso" delle acque che possono danneggiare le opere di difesa
· Preoccupa l’improvvisazione con cui è stata affrontata l’emergenza di novembre e dicembre 2010; i costosi interventi con pompe non hanno contribuito a contenere l’allagamento di via Fontane, anzi hanno favorito la fuoriuscita dell’acqua di falda ivi alquanto superficiale. Da non trascurare poi il disagio causato dal blocco della viabilità ai frontisti di via Argine (che invece, proprio in queste situazioni problematiche, dovrebbe essere garantito per le necessarie operazioni di sgombero).
· Alla luce degli eventi si è dimostrato invece come in via Risorgimento l’impianto idrovoro, progettato e messo in opera durante l’amministrazione Marin, abbia risolto gli annosi problemi che per tanto tempo hanno afflitto l’area. Anche in via Fontane i gravi problemi che sono emersi si devono risolvere con analoghi impianti.
- Si pone in rilievo la trascuratezza con cui è lasciato l’argine maestro del fiume che, indebolito da tagli impropri dell’erba, frequenti incendi delle rive, spesso usato per il cross di motociclette, espone il paese a maggiori gravi rischi di esondazione in caso di piene importanti.
- L’Amministrazione Comunale dovrebbe richiedere con forza l’intervento degli organi di competenza, quale il Consorzio di Bonifica Sx Piave, e Genio Civile predisposti a garantire e gestire lo smaltimento delle acque dalle aree extra arginali e delle strutture di difesa.
Si continua invece con contributi a pioggia e si destinano risorse pubbliche ad interventi costosi ed inutili come la navigabilità del Piave e porticcioli annessi, dimenticando le vere problematiche del nostro fiume.
VERDE PUBBLICO
Davvero preoccupati per l’impoverimento del verde pubblico lungo i viali ed aree verdi del Comune causato in questi anni dal taglio sistematico di alberature in pieno vigore vegetativo, e mai rimpiazzate.
A Negrisia è stato azzerato il patrimonio alberato lungo i viali delle strade pubbliche comunali.
Oggi, come biglietto da visita al suo ingresso uno stradone dove le preziose alberature sono sostituite dai sostegni metallici della segnaletica stradale. Giudichiamo questi interventi immotivati.
VIABILITA’
- CIRCONVALLAZIONE CENTRO URBANO, A CHE PUNTO SIAMO? Ancora niente di fatto per la realizzazione di quest’opera indispensabile per la sicurezza e vivibilità del nostro paese. In sei anni abbiamo visto il Sindaco scagliarsi contro Regione, Provincia, Genio Civile, chiamando in soccorso perfino Unindustria. L’unico risultato ottenuto è la promessa della realizzazione di una piccola rotatoria all’attuale incrocio semaforico all’altezza della stazione dei Carabinieri. A questo punto chiediamo l’intervento di tutte le forze politiche affinché il progetto di realizzazione della tangenziale venga affrontato e portato avanti in modo serio e costruttivo.
ATTIVITA’ PRODUTTIVE
- AGRICOLTURA: nessuna iniziativa a sostegno dell’Agricoltura
- INDUSTRIA, ARTIGIANATO, COMMERCIO: l’attuale zona industriale verrà parzialmente urbanizzata per circa 40.000 mq. Tutta la rimanente area tornerà agricola bloccando così qualsiasi futura ipotesi di sviluppo per nuove possibili attività ed il rientro delle aziende ancora sparse in un’unica area omogenea. A breve verrà adottato il P.A.T. che conferma questa scelta dell’amministrazione.
SOCIALE
I tagli imposti dallo Stato non hanno risparmiato questo delicato settore. Oggi più che mai i cittadini hanno bisogno di avere vicina la propria Amministrazione in caso di bisogno. Il nostro Comune, grazie anche alla preziosa collaborazione del gruppo di volontariato “Insieme” riesce a mantenere i servizi essenziali.
Invitiamo però l’Amministrazione a destinare maggiori risorse per aiutare le persone in difficoltà per la perdita del posto di lavoro, sacrificando magari qualche “manifestazione culturale” non proprio indispensabile.
SICUREZZA
Oltre alla positiva installazione di alcune fotocamere in centro ci auguriamo vengano installate anche nei punti critici delle frazioni.
E’ stato finalmente accolto il nostro invito a sensibilizzare i cittadini sul problema della sicurezza divulgando un’utile guida .
l’Amministrazione deve continuare a coinvolgere in modo partecipativo l’intera comunità per favorire quella cultura della legalità indispensabile per la sicurezza e vivibilità del nostro paese.
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