05 febbraio 2009

RIFIUTI :

a parità di servizio il Cittadino di Ponte di Piave continua a pagare molto di più
4-febbraio-2009

PONTE DI PIAVE: chi dovrebbe andare a casa

In relazione alla scandalosa vicenda Econ e all'inevitabile polemica sulla ricerca delle responsabilità amministrative e politiche, appare sorprendente la categorica affermazione del vicesindaco D.S. De Bianchi di Ponte di Piave "tutti a casa, sia il c.d.a del CIT sia il c.d.a di Savno", che compare in questi giorni sulla stampa, ci associamo su un fatto: che "non debbano sicuramente pagare i contribuenti", pur con qualche timore per le tasche dei nostri concittadini.
Ricordiamo che già nel 2003 i Comuni di Ponte di Piave e Salgareda si erano associati ai Comuni della destra Piave, considerando la qualità del servizio ed i costi offerti dal consorzio TV2 più affidabili ed economici, con il sistema della raccolta differenziata che fin da allora pone i due comuni ai vertici di quelli più "risparmiosi".
L'attuale Amministrazione Zanchetta-De Bianchi , appena insediata ha cambiato il gestore del servizio passando con il CIT-SAVNO e mantenendo però la differenziazione spinta anche se a costi nettamente maggiorati.
Ricordiamo l'appassionata difesa di questa scelta nelle assemblee pubbliche e nella malaugurata ipotesi che i danni conseguenti a questo grave episodio di mala amministrazione ricadessero sulla qualità del servizio e sui costi per gli utenti, chiameremo a rispondere, per il nostro Comune, Sindaco e Vicesindaco per una scelta ingiustificatamente e già fin d'ora più onerosa, come risulta dal confronto dei costi che sostengono gli utenti del comune di Ponte di Piave nei confronti di quelli serviti dal vicino consorzio TV2.

PONTE2000

Nessun commento: