DOPO LE ELEZIONI A PONTE DI PIAVE
QUALI PROSPETTIVE PER IL COMUNE ?
Una oggettiva analisi di questa sorprendente conclusione riconduce ad alcune precise responsabilità così ripartite fra i vari protagonisti:
- * La Lega ha imposto e difeso ad oltranza un candidato palesemente non gradito da un alto numero di elettori, anche fedeli o vicini al movimento; ha imbarcato nelle proprie file, soltanto all'ultimo momento, quella componente del PdL erede della vecchia Dc, poi tardivamente accusata di tradimento, escludendo di fatto le candidature leali ed i voti sicuri di Ponte 2000.
- * Il PdL lacerato da diatribe interne fra le sue tre componenti, ha insistito troppo a lungo su una candidatura anacronisticamente rivolta al passato ed ha confermato il suo, mai sopito, dissenso dalla Lega boicottandone apertamente le iniziative, gia condivise, nella fase decisiva della campagna elettorale. L'unica decisione assunta unitariamente da Lega, PdL ( ed UDC) e stata la rinuncia a presentare un candidato d'area conosciuto ed affidabile, senza tessera di partito e disposto a limitare il proprio impegno professionale in caso di elezione, un candidato che, alla luce della conta finale dei voti, avrebbe avuto non poche probabilità di successo.
- * Sul fronte opposto la Sinistra ha intensificato la propaganda ininterrottamente attuata dall'inizio della legislatura fin oltre la soglia dei seggi elettorali, lucrando sulle molteplici iniziative di gruppi ed associazioni particolarmente attivi nel nostro comune e con il discreto ma importante supporto delle Parrocchie, di alcune componenti della Scuola tradizionalmente "schierate" e di una parte, ben nota, della stampa locale.
Il combinato disposto di questi fattori ha determinato la riconferma, sia pure per un numero esiguo di voti, della amministrazione uscente con le seguenti conseguenze:
- I principali e noti problemi del paese, dal rischio del Piave, alla circonvallazione, alla casa di riposo, ai Giuseppini, all'asilo nido, al futuro assetto urbanistico del territorio, aggravati da una progressiva riduzione delle risorse finanziarie, restano tutti insoluti, anche se mascherati da una accorta regia di manifestazione di facciata, a conferma della persistente incapacità da parte della Giunta riconfermata di elaborare una progettualità adeguata alle esigenze primarie del Comune.
- Sui banchi della minoranza siederanno i rappresentanti delle stesse forze politiche, che, nella precedente tornata hanno brillato per la loro inerzia e la connivenza su molte discutibili e talora illegittime decisione della Giunta, lasciando quasi interamente l'onere dell'opposizione e del controllo democratico alla lista civica Ponte 2000, ora non più presente in Consiglio.
In questa realistica e non confortante previsione, l'unica speranza è che i cittadini di Ponte di Piave, protagonisti e non sudditi di amministratori a cui hanno conferito deleghe fiduciarie clamorosamente tradite, avvertano la necessità di riappropriarsi del loro potere di indirizzo econtrollo sulle decisioni politiche che li riguardano; singolarmente o attraverso le associazioni od organizzazioni di categoria che, a vario titolo li rappresentano; promuovendo un movimento di opinione autenticamente civico, in grado di orientare correttamente le scelte della politica e non di subirne le imposizioni, nel rispetto delle regole elementari della democrazia.
PONTE 2000
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