Ponte di Piave «Danno erariale, contraddittorietà, ... |
Ponte di Piave «Danno erariale, contraddittorietà, incertezze di legittimità». Questi i dubbi suscitati in Consiglio regionale sul progetto di navigabilità del Piave recentemente presentato a Zenson di Piave. Un progetto che unisce i comuni di Zenson, Ponte di Piave e Salgareda. I dubbi sono stati espressi in settimana da Diego Cancian, consigliere regionale per il gruppo consiliare Progetto Nord Est, membro della II e III commissione consiliare. Cancian ha chiesto precise spiegazioni in consiglio, inoltrando apposita interrogazione con risposta scritta. Sul progetto più volte il sindaco di Ponte di Piave Roberto Zanchetta per contro ne aveva sottolineato l'utilità per tutta l'area. Oggi la questione finisce in Consiglio regionale. Cancian spiega: «Dopo due anni di trattative, lo scorso 14 aprile è stato sottoscritto un protocollo di intesa per la realizzazione del progetto "Navigabilità del Fiume Piave" fra i comuni di Ponte, Zenson e Salgareda. Il progetto promosso dal comune di Ponte prevede la realizzazione di due punti di approdo per natanti di tonnellaggio imprecisato: uno in comune di Zenson, uno a Salgareda. Gli oneri, 150mila euro, sono a carico della Fondazione Cassamarca. Per la realizzazione, lo studio di fattibilità eseguito dalla Fondazione prevede interventi di scavo, asporto di materiale e messa in sicurezza dei manufatti: uno sforzo da 300mila euro interamente sostenuto dal Genio Civile utilizzando fondi del finanziamento regionale per la difesa del suolo. Quest'iniziativa è stata autorizzata dagli uffici regionali di competenza? Vogliamo sapere le motivazioni riguardo l'uso prioritario di risorse pubbliche rispetto a più urgenti necessità per la difesa del fiume. È giustificabile continua finanziare un progetto in cui il capitale pubblico sostiene un'iniziativa privata e non viceversa? Come si può costruire manufatti in un tratto di fiume ad elevata pericolosità, come classificato dalla vigente norma sulla sicurezza idraulica? Si ipotizza un piano di navigabilità senza coinvolgere comuni direttamente interessati, da Jesolo a Noventa di Piave. Ponte invece che coinvolgimento ha? Richiediamo le motivazioni di un progetto che presenta evidenti aspetti di contraddittorietà: sono infatti fondate le ipotesi di danno erariale per uso incongruo di risorse pubbliche. In particolare vorremmo sapere - conclude in maniera netta Cancian quali rapporti intercorrano fra enti pubblici, Genio e privati, Fondazione e proprietari della Casa Parise per escludere ogni ipotesi di incertezza sulla legittimità dei fini». L'interrogazione è stata depositata mercoledì scorso.G.R (Gazzettino) |
23 settembre 2008
PORTI SUL PIAVE: un danno erariale?
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