LE BUGIE DEL SINDACO
Le affermazioni del Sindaco Zanchetta sulle contestazioni all’ampliamento della scuola elementare di Ponte di Piave, apparse sulla stampa (Tribuna 29/09 e 05/10 e Gazzettino 3/10) vanno smentite perchè palesemente non vere e fuorvianti.
Il TAR Veneto infatti ha respinto il ricorso dell’Ordine degli Architetti soltanto perché non ne riconosce la competenza a ricorrere contro un proprio iscritto e non perché le procedure adottate per i lavori sulla scuola fossero corrette come falsamente affermato.
Poiché in base alla normativa comunitaria, il compenso professionale per l’esecuzione del progetto supera il valore soglia stabilito per legge, lo stesso progetto doveva essere assegnato previo avviso pubblico e non direttamente, violando le norme sulla concorrenza, ad un tecnico di fiducia dell’Amministrazione. Quanto sopra è stato confermato dall’Osservatorio Regionale sugli appalti, in anticipo sulla decisione della competente Autorità Nazionale di Vigilanza sui lavori pubblici, che non si è ancora pronunciata in merito. Abbiamo chiesto al Difensore Civico Regionale più convincenti spiegazioni in merito al parere espresso sulla legittimità delle decisioni del Sindaco.
L’opera, a nostro avviso, costituisce un’inutile costosa alternativa all’acquisto dello Scolasticato dei Padri Giuseppini che garantirebbe al meglio gli stessi utilizzi proposti, rispondendo alle unanime aspettative della cittadinanza e salvaguardando inoltre l’ultima area verde nel centro del paese.
Rifiutando ancora una volta il dialogo con i cittadini, il Sindaco dimostra di avere uno strano concetto della Democrazia quando assicura che il confronto pubblico avverrà a lavori iniziati e quindi a decisioni già assunte senza possibilità di cambiamento.
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