04 novembre 2009
"...un mazzo di fiori e qualche lumino..."
L'articolo del 31-10 in cronaca di Ponte di Piave "Roma taglia i crisantemi ai caduti" appare del tutto condivisibile laddove sottolinea la colpevole inerzia del governo che non eroga i fondi necessari alla doverosa manutenzione dei sacrari che custodiscono le salme di migliaia di caduti nel primo conflitto mondiale.
L'esigenza di una degna attenzione alla memoria di questi soldati morti per difendere i confini della Patria, è particolarmente avvertita nelle terre del Piave, luoghi delle più cruente e decisive battaglie, ricordati nelle solenni celebrazioni del 4 novembre nel monumento ossario di Fagarè. Quello che sorprende è l'indignazione espressa dall'assessore alla cultura di Ponte di Piave, che, nel fervore della protesta, dimentica il ventaglio di bandiere tricolori issate per onorare i caduti sul ponte del fiume sacro lasciate marcire da oltre un anno nella più desolante incuria ed abbandono. Ancor più sorprendente appare la generosa disponibilità " a ricavare un piccolo capitolo di bilancio per acquistare almeno un mazzo di fiori e qualche lumino per abbellire il monumento di Fagarè in occasione del 2 e 4 novembre" .
Questa insignificante offerta apparirebbe meno sgradevole ed offensiva per la memoria dei caduti se adeguatamente sostanziata da una dignitosa ( e doverosa) parte dei fondi pubblici sperperati dalla Giunta Comunale in manifestazioni di dubbio interesse per la comunità
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